Paleo, il gioco da tavolo
Oggi c’è un articolo che mi sta doppiamente a cuore. Il primo motivo è perché apre una nuova categoria, quella dei giochi da tavolo. Qui (col tempo) troverete qualche recensione di giochi in scatola che spero vi potranno aiutare nella scelta dei prossimi vostri acquisti. Oggi vi presento il gioco da tavolo Paleo, un bel cooperativo di Peter Rustemeyer portato in Italia da Giochi Uniti, per 2-4 giocatori (ma con una variante anche in solitario) per un’età consigliata a partire dai 10 anni.
Come detto Paleo propone un’esperienza di gioco collaborativa dalla meccanica semplice, ma con molte scelte da effettuare e con un tempo di gioco di un’ora circa. Siete pronti per trasformarvi in degli uomini preistorici e scovare i modi per rimanere vivi in mezzo a mille pericoli e minacce? Vediamo meglio come funziona il gioco.
Paleo – Recensione gioco in scatola
Nei panni di uomini dell’età della pietra siamo chiamati a costruire e rafforzare il nostro primitivo gruppo. Nel gioco da tavolo Paleo lo scopo del nostro duro lavoro è uno solo: realizzare la pittura rupestre di un enorme mammut. Non sarà però una passeggiata, perché per sopravvivere dovremo superare le numerose sfide che la natura ci mette davanti. Potremo essere attaccati da un famelico branco di lupi, o una creatura uscita da una grotta potrebbe improvvisamente farci perdere un componente del gruppo. La tribù di primitivi sarà formata da persone (uomini e donne) come cacciatori o raccoglitori, ma potrebbero avere anche altre mansioni.
Il gioco propone diversi moduli (dalla lettera A alla lettera J) da mescolare insieme per ricreare le avventure. Sarà quindi davvero difficile giocare la stessa partita anche intavolando spesso il gioco. Il mazzo di carte che ne uscirà andrà poi diviso per il numero di giocatori, e determinerà lo scorrere del tempo nella fase giorno. Per fare un’azione infatti dovrete scartare delle carte; quando le avrete finite sarà arrivata per voi la sera e dovrete necessariamente ritirarvi per la fase notte. Nella fase notte dovrete sfamare la vostra tribù e superare le missioni giornaliere, per le quali avrete messo da parte dei materiali o fabbricato utensili durante la fase giorno.
Caratteristiche del gioco
Tra le carte però si nascondono delle insidie, che possono essere affrontate o scartate. Se scartate però provocheranno sempre un danno negativo, che aggiungerà un punto ferita al vostro personaggio. Quando questo avrà finito i suoi punti ferita morirà, e verrà scartato nel cimitero, assieme alle altre carte da usare una sola volta. Immediatamente dovrete aggiungere un gettone teschio alla plancia del gioco. Quando avrete raggiunto i 5 teschi la partita sarà persa. In caso contrario, se avrete ultimato la pittura rupestre, anch’essa composta di 5 pezzi, prima che l’ultimo teschio venga aggiunto alla plancia, avrete immediatamente vinto.
Fortunatamente potrete fabbricare degli utensili, che vi aiuteranno nelle difficoltà e vi consentiranno di superare le prove. Nuove idee e sogni vi aiuteranno durante la partita, permettendovi di costruire nuovi utensili nel banco di lavoro, oppure facendovi ottenere dei punti vittoria, o magari curando uno dei vostri giocatori togliendo alcuni punti ferita precedentemente accumulati. Ci saranno anche carte mistero, in grado di aiutarvi o penalizzarvi in certe occasioni.
Molte carte potranno essere usate più volte nel turno di gioco. Tuttavia su alcune dovrete decidere se giocarle scartando ad esempio 1 carta per prendere un solo token cibo, o scartare un numero maggiore di carte per raccogliere più cibo ma eliminare al contempo la carta, che verrà posizionata nel cimitero e non sarà più disponibile. Potremo assoldare nuovi personaggi, aiutare i compagni in difficoltà, raccogliere legna o pietre o fabbricare molti oggetti differenti.
Conclusioni
La prima cosa da dire è che come gioco da tavolo Paleo è a mio avviso riuscitissimo. Presenta una meccanica di gioco nuova che consente una grande rigiocabilità. Il regolamento stesso propone diverse avventure, ottenibili mescolando i moduli base. Sarà però possibile anche creare moduli personalizzati, o provare avventure più difficili mescolando un numero maggiore di moduli.
Un altro plus sicuramente è dato dai materiali di gioco. Meravigliosi. Le illustrazioni sono davvero azzeccate, con una grafica vagamente cartoon che ben si mescola ai disegni presenti nelle carte, molto stilizzati e in linea con le pitture rupestri del periodo. I materiali sono ben fustellati, e i token e le plance di gioco presentano una forma irregolare, che ben si addice all’ambiente di gioco.
La scalabilità è buona, e dopo aver provato anche il gioco in solitario posso assicurarvi che non sarà per nulla facile superare indenni le prime notti. In questo comunque il regolamento viene in aiuto, anche grazie ad alcune accortezze che consentono di facilitare o rendere più difficile il gioco a seconda che siate alle prime partite o giocatori ormai navigati.
Concludo con il regolamento che purtroppo lascia qualche dubbio su alcune situazioni di gioco. Se la prima avventura (data dai moduli A+B) scorre senza bisogno di dover mai guardare alle regole, nelle seguenti avventure è molto facile farsi prendere dai dubbi. Speriamo che da questo punto Giochi Uniti metta una pezza, magari facendo uscire qualche riga in più che aiuti nelle situazioni più delicate.
Vi lascio qui sotto una galleria di immagini ad alta risoluzione per poter vedere la splendida grafica utilizzata nei materiali del gioco.
Voto homestic: 9/10.
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