Da sempre Poltrona Frau è sinonimo di design e stile, ma anche di comodità e piacevolezza. L’azienda collabora con decine di architetti e designer nazionali ed internazionali, e questa proficua collaborazione ha permesso di presentare negli anni prodotti innovativi, unici. Arredi acclamati dalla critica, che hanno saputo rispondere alle esigenze della clientela mescolando in egual misura estetica e funzionalità.
Poltrona Frau a Tokio, la sfida dell’azienda
Come sempre ampio utilizzo di tinte pastello, dalle tonalità smorzate, con contrasti di colore caldo e freddo, sia negli arredi che nei complementi esposti. Ma anche la struttura è molto particolareggiata, ad esempio l’ampia vetrata fa sembrare l’intera struttura una casa delle bambole aperta, dove ogni piano è ben visibile e si capisce esattamente la collocazione di ogni spazio. Molto legno, pareti beige e sapiente utilizzo dell’illuminazione, attenzioni mirate a far risaltare ogni dettaglio dell’arredamento.
L’intera superficie della struttura misura trecento metri quadrati, distribuiti su due livelli, e al suo interno possiamo trovare gli arredi più classici. Un esempio? La poltrona Vanity Fair del 1930, vera icona intramontabile, o il divano GranTorino e la poltrona Archibald, entrambi di Jean-Marie Massaud. Una sorta di percorso storico, per non dimenticare le proprie origini, ma per far capire esattamente il punto d’arrivo dell’azienda.
All’interno dell’edificio è stata allestita un’intera area dedicata alla Leathership di Poltrona Frau, dove il visitatore può toccare con mano la pelle, da sempre il vero tratto distintivo dell’azienda. E così attraverso il tatto e l’olfatto è possibile “sentire” la pelle, scegliendo da una ricca collezione di ben 120 diversi campioni selezionati dall’azienda.
Images by Poltrona Frau